Guida al consolidamento debiti

Rata del mutuo della casa, rata finanziamento per acquisto auto, carte di credito revolving e altri prestiti al consumo, tutti insieme, possono sovraccaricare in maniera talvolta esagerata il corrispettivo che un consumatore deve versare mensilmente per far fronte a tutte le posizioni debitorie in essere. Una soluzione da poter valutare in questi casi è il consolidamento debiti. Scopriamo di cosa si tratta.

Cos’è il consolidamento debiti?

Il consolidamento debiti è un prodotto finanziario a cui un debitore può ricorrere qualora abbia all’attivo differenti mutui e/o finanziamenti. In virtù del consolidamento, si possono estinguere tutte le situazioni debitorie in essere, inglobandole in un unico e nuovo prestito e pagando un’unica, singola rata mensile. Nella pratica, quindi, accedere al consolidamento debiti permette di accorpare più finanziamenti di importo minore, con tassi medio-alti e da saldare in breve tempo, in un solo debito con scadenza a lungo termine e a tassi più vantaggiosi.

Il consolidamento può avere una durata variabile: da pochi anni fino ad una durata ventennale (240 mesi). La possibilità di allungare il piano di rientro, con una disponibilità di maggiore tempo per il saldo del nuovo prestito, permette di ottenere una nuova e unica rata con un importo minore rispetto a quanto si dovrebbe pagare sommando complessivamente le rate mensili dei precedenti finanziamenti attivati.

L’obiettivo del consolidamento debiti è quello di semplificare il rientro dei debiti non appesantendo eccessivamente il carico rateale mensile, rendendo la rata più leggera e quindi sostenibile per il debitore. Inoltre, non si deve sottovalutare il vantaggio di dover gestire il pagamento di un solo prestito, rapportandosi con un solo istituto di credito.

Chi può richiedere il consolidamento debiti?

Nonostante il consolidamento debiti sia pensato come una soluzione per coloro che si trovano in difficoltà economica e hanno la necessità di riorganizzare la propria situazione finanziaria, è importante considerare che stiamo sempre parlando di un prestito, un vero e proprio “ri-finaziamento”. Gli istituti bancari, per poterlo concedere, hanno il diritto di verificare il merito creditizio e la stabilità economica del debitore richiedente.

Fra i requisiti-chiave da valutare per accedere ad un prestito o a un mutuo per consolidamento, bisogna sicuramente considerare:

  • il livello di reddito
  • l’affidabilità creditizia del soggetto richiedente.

Tuttavia, i criteri per accedere al consolidamento debiti, cambiano anche a seconda dell’istituto a cui ci si rivolge, ma tendenzialmente esistono dei requisiti imprescindibili da possedere, ovvero:

  • essere in possesso di entrate regolari e documentabili;
  • godere di una buona stabilità lavorativa (dipendenti pubblici o privati, lavoratori autonomi e pensionati);
  • non avere a carico trascrizioni pregiudizievoli, protesti o segnalazioni negative come cattivo pagatore.

Come si ottiene il consolidamento debiti?

La richiesta di consolidamento potrà essere presentata a banche o a istituti di credito, anche diversi da quelli a cui sono stati richiesti i mutui e i finanziamenti originari. Il consolidamento debiti può essere ottenuto dal richiedente in tre forme differenti, ognuna con caratteristiche diverse.

  • Prestito personale: generalmente ha un tetto massimo di 60.000 euro e presenta i tassi di interesse più alti, dato che non si appoggia ad alcuna garanzia reale. Di solito ha una durata media di circa 10 anni, ma vista la mancanza di una concreta garanzia per la banca o l’istituto di credito, è il più complicato da ottenere per il richiedente.
  • Mutuo per consolidamento: in questo caso, la banca o l’istituto di credito, a garanzia del prestito erogato porranno un’ipoteca su un’immobile di proprietà del richiedente. Rappresentando una soluzione più sicura per la banca o l’istituto, il mutuo per consolidamento avrà un tasso di interesse minore, una durata maggiore e permetterà l’ottenimento di una liquidità più consistente.
  • Consolidamento con Cessione del Quinto: costituisce la soluzione maggiormente impiegata, in quanto può essere accordato anche in caso di precedenti difficoltà finanziarie e segnalazioni come cattivo pagatore. Con la cessione del Quinto, la banca o l’istituto di credito sono assolutamente tutelati perché si interfacceranno direttamente con il datore di lavoro o l’ente pensionistico del richiedente, e in busta paga o sul cedolino della pensione, il compenso mensile del richiedente verrà automaticamente decurtato di un quinto per coprire la rata del prestito.

Consolidamento debiti senza garante

La possibilità di acquisto in “poche comode rate” è un’occasione molto conveniente e sicuramente utile, per quanti non riuscirebbero ad affrontare una spesa cospicua, in un’unica soluzione per l’acquisto di un bene. Spesso, però, i consumatori accumulano rate su rate accedendo sempre più spesso a nuovi finanziamenti, che alla lunga finiscono per pesare un po’ troppo sul bilancio economico familiare. Il consolidamento debiti, in questi casi, è uno strumento utilissimo, rapido e semplice perché permette di accorpare, in una sola rata mensile, le molteplici scadenze di cui ci si è fatti carico.

Attraverso il consolidamento debiti, si ha la possibilità di ottenere un unico finanziamento con un importo mensile più basso, grazie al prolungamento della durata del prestito, a tassi spesso agevolati e di ottenere un importo aggiuntivo per disporre di una maggiore liquidità.

È una forma di finanziamento disponibile per privati e aziende, concessa purché si dimostri di poter sostenere il piano di rientro previsto dal finanziamento, anche in assenza di un Garante.

Proprio così, in linea di massima, gli istituti di credito per concedere il consolidamento debiti richiedono una serie di requisiti tra i quali non rientra tassativamente la figura di un garante. Tuttavia, alle banche e alle finanziarie spetta il pieno potere di decidere se concedere o meno il consolidamento debiti. Infatti, nel caso in cui la posizione del debitore non sia positiva e risulti ad esempio iscritto nel registro dei cattivi pagatori, agli istituti di credito è consentito richiedere garanzie anche per la concessione di un consolidamento.

La fideiussione rappresenta una delle garanzie più comunemente richiesta, ossia la presenza di un garante (parente, amico, conoscente, coniuge, genitore), una terza persona fisica, inserita al momento della stipula di un nuovo contratto di finanziamento, che garantisca il rimborso dell’importo erogato qualora il debitore non si trovi nelle condizioni di poter pagare le rate.

Prestiti e mutui di consolidamento, pur offrendo gli stessi vantaggi, prevedono procedure di approvazione differenti che devono essere valutate in base alla convenienza a alle possibilità del beneficiario.

Consolidare i debiti conviene?

Si tratta di una domanda a cui non esiste una risposta univoca, ma è necessario che ogni situazione debitoria sia vagliata caso per caso. Di certo le richieste di consolidamento debiti sono aumentate nel corso degli ultimi anni, soprattutto per l’aumentare dei prestiti al consumo – di breve durata e con alti tassi d’interesse, per l’acquisto di auto o altri beni – e per la diffusione delle carte di credito revolving, le quali possono far accumulare debiti su debiti in tempi molto rapidi. Il nostro consiglio è quello di valutare bene prima di utilizzare gli strumenti di credito, che comportano tra le altre cose spese di istruttoria e costi iniziali, soprattutto per evitare eventuali situazioni di sovraindebitamento.

Per un check-up sulla tua situazione economica-finanziaria, rivolgiti a noi di Rexpira. Ti aiuteremo a scegliere la strada migliore per liberarti dei debiti, tenendo conto delle tue esigenze e della tua reale capacità economica.

Categoria: Debito Bancario

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