Negli anni passati la relativa facilità di accesso al credito e la semplicità commerciale con cui alcuni prestiti venivano proposti (soprattutto prestiti finalizzati e carte di credito revolving) hanno contribuito in modo significativo al sovraindebitamento di persone e famiglie; indebitamento che il più delle volte sembra essere legato alla brevità dei periodi di ammortamento dei finanziamenti e che implica un accumularsi eccessivo di rate mensili.
Nasce dunque l’esigenza di avere un unico prestito, consolidando quelli in corso, a tassi vantaggiosi e dilazionato sul medio o lungo periodo che consenta di estinguere tutte le posizioni aperte mantenendo un’unica rata mensile.
Il consolidamento debiti permette di riorganizzare tutti i finanziamenti in essere: è possibile inglobare, infatti uno o più contratti, sottoscritti sia con la stessa banca o finanziaria, sia con istituti finanziari diversi, in modo da estinguere tutti i prestiti in corso e pagare in sostanza un unico debito con unica rata al mese.
L’obiettivo è quello di rendere sostenibile il rientro dei debiti, semplificando il carico debitorio del cliente e rimediare in questo modo ad un ammontare mensile di rate in scadenza non più tollerabile da una famiglia o da un singolo individuo e che rischia di sfociare in uno stato di insolvenza. Parliamo di un “rifinanziamento” utile per coloro che hanno difficoltà a seguire i tempi o gli importi di rimborso. Oltre all’evidente vantaggio di dover gestire il pagamento di un solo prestito e di avere a che fare con un solo istituto finanziatore, si beneficia della possibilità di avere un’unica rata mensile ridotta e nuovamente sostenibile per il debitore; grazie infatti all’allungamento dei tempi di rimborso del debito, l’importo complessivo della rata da versare periodicamente subisce una significativa riduzione.
Quando conviene davvero richiedere il consolidamento debiti?
Affinchè l’operazione abbia un senso si devono verificare alcune condizioni: il prestito di consolidamento deve essere di media o lunga durata, quindi dagli 8 anni in su e preferibilmente con un tasso simile a quello dei finanziamenti da chiudere. Inoltre i debiti da estinguere devono essere di durata residua breve: non avrebbe ovviamente senso estinguere un debito con durata residua di 9 o 10 anni con un altro prestito a 10 anni perché la rata non si ridurrebbe.
Consolidamento debiti e cattivi pagatori: possono davvero richiederlo tutti?
Nonostante la soluzione di consolidamento debiti sia pensata per coloro che si trovano in difficoltà finanziaria e hanno la necessità di riequilibrare la loro situazione, in base alle loro nuove esigenze economiche, è anche importante considerare che il prestito di consolidamento è pur sempre un prestito. Gli istituti di credito, hanno dunque il diritto di verificare il merito creditizio del richiedente in modo tale da valutare la reale capacità di coprire il nuovo rifinanziamento.
Spesso si pensa troppo tardi alla possibilità di un consolidamento debiti quando cioè la situazione è insostenibile e sono già cominciati i primi ritardi di pagamento. In questi casi la segnalazione di insolvenza al Sistema di Informazioni Creditizie rende molto difficoltosa la concessione di altri crediti.
È vero però che il consolidamento debiti può anche prendere la forma di cessione del quinto (oltre che di mutuo per consolidamento) ed essere ottenuto pure in presenza di eventuali cattive segnalazioni.
Ogni situazione è ovviamente diversa e necessita di un’attenta analisi e valutazione. Rexpira verifica tutte le banche dati al fine di avere un quadro completo della tua posizione debitoria e valuta i presupposti necessari per poter intervenire. Studia la migliore strategia praticabile e trova la soluzione che più si adatta al tuo caso.
Categoria: Debito Bancario