Libretto postale: quando si può pignorare?

Pignoramento del libretto postale o di quello bancario

Articolo a cura di Giuseppe Valvo, consulente del debito Rexpira

Il libretto di risparmio postale o bancario è un prodotto finanziario che consente al risparmiatore di depositare delle somme presso il soggetto che lo ha emesso (per l’appunto le Poste o un istituto di credito), per poi poterne chiedere la restituzione in qualsiasi momento, ma mai oltre l’importo versato (su un libretto di risparmio non è infatti possibile avere un saldo in negativo, cioè “andare in rosso”).

Nel libretto vengono riportate tutte le operazioni contabili effettuate dal cliente (prelievi, versamenti) o dall’emittente per conto proprio (interessi o spese) o di terzi (accredito della pensione, imposta di bollo). L’operatività del libretto è più limitata di quella di un conto corrente, tuttavia, alcuni istituti di credito e le stesse Poste consentono l’operatività di alcuni servizi come, ad esempio, l’accredito della pensione e il rilascio di carte di debito.

I libretti di risparmio possono poi essere esclusivamente nominativi, il che significa che sono necessariamente associati ad una determinata persona, o più di una in caso di libretti cointestati tra più soggetti, ed è possibile rilasciare delle deleghe per operarvi. Sono, invece, ormai vietati i libretti di risparmio al portatore, vale a dire quelli che non sono intestati ad una determinata persona e potevano essere utilizzati da chiunque ne detenesse il possesso (infatti dal 4 luglio 2017 viene impedito il rilascio di nuovi libretti al portatore, mentre quelli in essere avranno dovuto esser estinti entro fine 2018).

In particolare, i libretti di risparmio postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e sono garantiti dallo Stato Italiano.

Il mio libretto di risparmio postale è pignorabile?

Sì, i libretti di risparmio postali sono liberamente pignorabili. Il tuo creditore potrebbe, infatti, procedere con un pignoramento presso terzi (dove il terzo è costituito appunto dalle Poste che hanno aperto il libretto) e pignorare il libretto e le somme ivi depositate.

Sul libretto viene accreditato il mio stipendio/la mia pensione, il pignoramento è quindi limitato alla quota di 1/5?

Il libretto di risparmio è, in linea di principio, liberamente pignorabile per l’intero.

La giurisprudenza ha, però, stabilito che le somme confluite sui libretti postali a titolo di trattamento retributivo, pensionistico e previdenziale sono pignorabili e sequestrabili fino all’ammontare di 1/5 (salvo il c.d. “minimo vitale” impignorabile) poiché tale è la regola generale stabilita dall’ordinamento giuridico, che non può trovare deroghe.

Pertanto, se sul libretto vengono depositate le mensilità del tuo stipendio o della tua pensione, queste somme sono pignorabili nel limite legale di 1/5.

In caso di pignoramento del libretto su cui vengono accreditati il mio stipendio o la mia pensione, cosa succede alle somme già depositate sul libretto?

La legge prevede che ove venga pignorato un conto corrente (ma il medesimo ragionamento può essere effettuato anche per un libretto di risparmio) in cui confluiscono ratei di stipendi, salari, pensioni e similari, le somme giacenti sul conto alla data di notifica del pignoramento sono pignorabili solo per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale ovvero 1.373,97 euro (457,99×3). In altre parole, se sul conto sono depositati 2.000,00 euro, potrà essere pignorata la differenza tra tale importo e il predetto limite di euro 1.373,97, vale a dire l’importo di euro 626,07.

Invece, sulle mensilità di pensione o stipendio accreditate successivamente alla notifica del pignoramento, la banca o la posta deve trattenere un quinto per versarlo al creditore.

Sono titolare di un libretto postale cointestato, posso subire comunque un pignoramento?

Sì, anche i libretti cointestati possono essere pignorati dai creditori di uno dei cointestatari. Tuttavia, se il debitore è solo uno dei due titolari del libretto, allora questo potrà essere pignorato solo per il 50%.

Se, ad ogni modo, desideri avere maggiori informazioni o delucidazioni riguardo il rischio di subire un pignoramento, rivolgiti ai professionisti Rexpira. Riceverai tutti i chiarimenti in maniera completamente gratuita e potrai avere consigli utili su come comportarti.

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