Raccomandata non ritirata: quali conseguenze?

Articolo a cura di Giuseppe Valvo, consulente del debito Rexpira

Spesso può capitare di avere un’idea chiara del contenuto di una raccomandata: una multa, una cartella esattoriale, la lettera di un avvocato e via dicendo. E altrettanto spesso, a qualcuno, può venire la tentazione di rifiutarla o non andare a ritirarla quando è già in giacenza all’ufficio postale. Se sta passando per la testa anche a te, allora sappi che stai commettendo un errore. La non accettazione o il mancato ritiro della raccomandata non annulla i suoi effetti.

Mancato ritiro raccomandata: cosa succede

La notifica di una multa, di una cartella esattoriale, di un accertamento fiscale o di qualsiasi altra comunicazione può avvenire direttamente a mano, tramite un ufficiale postale o un messo notificatore. Ma l’alternativa è proprio la spedizione con una raccomandata con avviso di ricevimento, ossia la cosiddetta “ricevuta di ritorno”. La raccomanda può essere accettata direttamente dal destinatario o, in sua assenza, da un parente, un vicino di casa o dal portiere. L’importante è che la persona che la ritiri abbia più di 14 anni e sia in grado di intendere e volere.

Ma poniamo il caso che tu riceva una raccomandata e, non essendo in casa, questa vada in giacenza all’ufficio postale. Se non la ritiri entro 30 giorni, scatta quella che tecnicamente viene chiamata “compiuta giacenza” e la lettera viene restituita al mittente: in questo caso gli effetti per il mittente sono gli stessi di quelli che si sarebbero prodotti se la lettera fosse stata ricevuta dal destinatario.

Atti giudiziari: quando una raccomandata si considera ricevuta?

Per quanto riguarda la famosa “busta verde” contenente atti giudiziari, il processo di giacenza è leggermente diverso. La notifica in questi casi è di norma effettuata, se non è disposto altrimenti, dall’ufficiale giudiziario.

Qualora non sia possibile eseguire la consegna per irreperibilità del destinatario o incapacità o rifiuto di questi, l’ufficiale depositerà l’atto nella Casa comunale (ovvero l’ufficio del comune). Un’ulteriore raccomandata informativa notificherà allora al destinatario tale deposito. La notifica si intende perfezionata per il destinatario dopo il decorso di 10 giorni di giacenza senza ritiro dell’atto.

Ti consigliamo di ritirare la raccomandata

Qualcuno ha provato a fare il furbo e, consapevole di ricevere delle cartelle esattoriali o delle multe, ha lasciato o cambiato la propria residenza dove, magari, non compare il proprio nome neppure sul citofono. Pensi che questo possa essere sufficiente per aggirare il problema? Ovviamente, no

Scegliere di non ritirare una raccomandata pur avendo ricevuto l’avviso di giacenza è un diritto legittimo di ogni cittadino, ma non è sicuramente una scelta sensata.  Se non conosci il contenuto della raccomandata, non puoi avere l’occasione di impugnarla o comunque di adottare le necessarie contromisure. E considerando che, anche se non la ritiri, non eviterai il problema, ti consigliamo vivamente di accettare o ritirare la raccomandata. E se, ad esempio, la lettera contenesse un atto di precetto? Potrebbe essere che il destinatario, pur avendolo rifiutato, possa subire successivamente il pignoramento del conto corrente senza poter prendere le adeguate precauzioni preventive, come – per esempio – contattare il creditore per una possibile transazione.

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