Vogliamo raccontarvi la vicenda di una nostra cliente che, dopo anni difficili, è finalmente riuscita a lasciarsi alle spalle un pesante fardello economico ed emotivo.
Tutto è iniziato nel 2007, quando lei e il suo allora marito avevano acceso un mutuo per acquistare la loro casa. Purtroppo, la perdita improvvisa del lavoro – prima del marito, poi anche della nostra assistita – ha reso impossibile continuare a pagare le rate mensili. Da lì, una lenta ma inesorabile discesa.
L’immobile, gravato da ipoteca, è finito in una procedura esecutiva immobiliare conclusasi con la vendita all’asta. Ma il ricavato non è bastato a coprire il debito residuo: oltre al dolore per la perdita della casa, restava sulle spalle della coppia una somma ancora importante da restituire. Intanto, anche la situazione familiare si era incrinata fino a sfociare nel divorzio.
Mentre ognuno cercava di ricostruire la propria vita, il debito con la banca continuava a pesare. Quando la signora si è rivolta a noi, aveva già ricevuto un atto di pignoramento presso terzi: avendo nel frattempo trovato un nuovo impiego, le era stato trattenuto un quinto dello stipendio per il recupero della somma ancora dovuta. Il debito residuo ammontava a ben 75.526 euro.
Dopo un’attenta analisi della documentazione, abbiamo avviato una trattativa con la società creditrice. Il nostro obiettivo era chiaro: trovare una soluzione sostenibile, che tenesse conto delle reali possibilità della nostra cliente. Siamo così riusciti a ottenere un accordo per l’estinzione del debito limitatamente alla sua quota parte, tramite il versamento di 16.500 euro complessivi.
Un risultato straordinario, che ha rappresentato in soldoni un risparmio superiore a 50.000 euro. È stata la fine di un incubo, l’inizio di un nuovo capitolo, finalmente sereno. Oggi, può guardare al futuro e al pensionamento con maggiore serenità, libera da un peso che l’aveva segnata per anni.
